Scuole e Corsi - Psicologia - Psicoterapia - Comunicazione, Marketing e Risorse Umane

Ricevi le ultime news! Newsletter: max una a settimana
Studi Cognitivi: Scuola di Terapia Cognitiva - Milano

Studi Cognitivi
Scuola di Terapia Cognitiva

DIREZIONE
Milano: Ripa di Porta Ticinese, 77 - tel 02.40134100
Ascoli Piceno (San Benedetto del Tronto): Via dell'Olmo, 1 - tel 02.40134100
Modena: Via Scaglia Est, 15 - tel 02.40134100
www.studicognitivi.it

Invecchiamento e salute mentale: nuove prospettive cliniche e formative
di Francesco Rovetto


Dott. Francesco Rovetto

Invecchiamento e salute mentale: nuove prospettive cliniche e formative

Il progressivo invecchiamento della popolazione è uno dei fenomeni più rilevanti del nostro tempo.
L'Italia è oggi tra i Paesi più "anziani" al mondo: una condizione che pone sfide sociali, sanitarie e psicologiche del tutto nuove.
Se, in passato, raggiungere i 70 anni era un traguardo riservato a pochi e spesso accompagnato da scarsa autonomia, oggi molte persone in età avanzata mantengono attività, relazioni, desideri e capacità di crescita.
Nonostante ciò, il tema della salute mentale nell'anziano rimane poco presidiato: tra le numerose Scuole di Specializzazione in Psicoterapia presenti in Italia, pochissime affrontano in maniera sistematica la Psicoterapia del paziente anziano.
Questa assenza è sorprendente, perché l'anziano rappresenta ormai una fascia di popolazione ampia, con bisogni clinici e sociali complessi, ma ancora poco considerati.
Perché parlare di Psicoterapia in età avanzata
L'età anziana è un periodo denso di cambiamenti: solitudine, malattie croniche, modificazioni del ruolo familiare, pensionamento e lutti possono generare vissuti depressivi, ansia, perdita di senso e talvolta disperazione.
Un dato poco noto riguarda il suicidio: i comportamenti suicidari raggiungono un picco proprio nella popolazione anziana.
Non si tratta di tentativi dimostrativi, ma di azioni spesso portate a termine, legate a un dolore silenzioso e non espresso.
A questo si aggiunge la complessità medica.
Molte persone anziane assumono numerosi farmaci contemporaneamente (polifarmacia) con interazioni spesso imprevedibili.
Una quota importante di ricoveri dopo i 70 anni non è dovuta alla malattia di base, ma agli effetti collaterali dei farmaci.
Proprio per questo, la valutazione psicologica e psicoterapeutica è più articolata e richiede competenze specifiche.
La necessità di una formazione dedicata
Lavorare con l'anziano significa confrontarsi con un paziente che presenta bisogni molteplici:
  • aspetti cognitivi e fisici;
  • lutti e cambiamenti familiari;
  • problemi di autonomia;
  • comorbidità organiche;
  • solitudine e ritiro sociale;
  • dinamiche legali e assistenziali.
Occorre quindi un approccio capace di integrare queste dimensioni.
L'idea che la persona anziana sia "un adulto più grande" è fuorviante: si tratta di un individuo con caratteristiche proprie, che richiede interventi calibrati sul suo vissuto e sulla sua storia.
La depressione, ad esempio, può esprimersi in modi atipici; negli uomini si manifesta spesso con sintomi somatici, ritiro sociale o irritabilità, non sempre con tristezza esplicita.
Esistono poi forme di decadimento cognitivo reversibile, come la pseudodemenza depressiva, che richiedono una comprensione fine del rapporto tra salute mentale, storia di vita e fattori medici.
Strumenti e competenze trasversali
La valutazione psicologica non può limitarsi a strumenti di screening generale.
Oltre al Mini-Mental State Examination (MMSE), esistono test specifici per distinguere tra diverse forme di decadimento cognitivo e strumenti adattati per depressione e ansia in età avanzata.
A questo si aggiunge la necessità di competenze trasversali, quali:
  • conoscenze farmacologiche di base;
  • aspetti legali e tutela (amministratore di sostegno, interdizione, capacità testamentaria);
  • rapporto con assistenti sociali e operatori delle RSA;
  • confronto con équipe multidisciplinari.
Saper orientare la persona e la famiglia in questi ambiti è parte integrante del lavoro clinico.
Interventi che aggiungono vita agli anni
L'intervento terapeutico deve valorizzare le risorse residue.
In quest'ottica, alcuni approcci risultano particolarmente utili:
  • Reality Orientation Therapy (ROT);
  • terapia della reminiscenza;
  • arte terapia e terapie occupazionali;
  • attività culturali e sociali (musei, musica, laboratori).
Queste pratiche non solo mantengono attive le funzioni cognitive, ma soprattutto restituiscono significato alla quotidianità.
Per cui non si tratta solo di prolungare la vita, ma di renderla vivibile e ricca.
Le sfide dei prossimi anni
La demografia ci parla chiaro: sempre meno bambini, sempre più anziani.
Nuclei familiari piccoli, case di dimensioni ridotte, risorse economiche non sempre sufficienti e difficoltà legate alla solitudine rendono urgente il ripensamento dei modelli assistenziali.
Le RSA, ad esempio, dovranno diventare luoghi capaci di offrire stimoli, cultura, socialità.
A tal ragione, è necessario superare la visione che considera l'ingresso in struttura come un fallimento, considerandola come un'opportunità di benessere quando vivere da soli diventa rischioso o insostenibile.
Sul piano clinico sarà essenziale sviluppare forme di Psicoterapia adattate all'età avanzata, capaci di tenere conto della storia di vita, delle condizioni mediche e dei cambiamenti fisiologici e sociali.
Questo implica anche che i professionisti imparino ad accogliere le richieste della persona anziana senza sovrapporre i propri timori o pregiudizi legati all'età.
Una risposta formativa concreta
Per rispondere a queste necessità ho scelto di impegnarmi con Studi Cognitivi nella direzione scientifica di un percorso di formazione specialistica dedicato alla Psicologia clinica dell'invecchiamento.
L'obiettivo è fornire a Psicologi e Psicoterapeuti strumenti concreti per lavorare con competenza in contesti clinici, comunitari, domiciliari o residenziali, includendo aspetti psicoterapeutici, neuropsicologici, farmacologici, sociali e giuridici.
Il confronto tra professionisti provenienti da diversi ambiti - Psicoterapia, Neuropsicologia, Farmacologia, Diritto, Palliativismo - offre un quadro ricco e integrato che rispecchia la natura multidimensionale dell'anziano.
Conclusioni
L'invecchiamento non è solo una questione biologica, ma un processo esistenziale.
Guardare all'età avanzata con rispetto e competenza significa riconoscere la complessità e la ricchezza di una fase della vita che, se sostenuta adeguatamente, può ancora essere piena e significativa.
Formare professionisti capaci di accompagnare le persone in questo percorso rappresenta una sfida urgente e, allo stesso tempo, una grande opportunità per promuovere una società più consapevole e inclusiva.
Studi Cognitivi: Scuola di Terapia Cognitiva
Milano: Ripa di Porta Ticinese, 77 - tel 02.40134100
Ascoli Piceno (San Benedetto del Tronto): Via dell'Olmo, 1 - tel 02.40134100
Modena: Via Scaglia Est, 15 - tel 02.40134100
www.studicognitivi.it