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Intervista al Dott. Pierluigi Bonici: il ruolo del Pedagogista Familiare

Intervista al Dott. Pierluigi Bonici: il ruolo del Pedagogista Familiare
di Redazione

Dott. Pierluigi Bonici
Pedagogista Familiare e Vice Presidente INPEF.

Intervista al Dott. Pierluigi Bonici: il ruolo del Pedagogista Familiare

1. Dott. Bonici, in quanto Pedagogista Familiare e Vice Presidente INPEF, potrebbe spiegarci in cosa consiste la Pedagogia Familiare, come opera all'interno della nostra società ed in quale modo può essere di aiuto?
La Pedagogia Familiare - una professione fondata in Italia dal Presidente Vincenza Palmieri - è la scienza che rappresenta l'intera rete di strumenti e processi volti a migliorare la qualità del primo micro-cosmo, la famiglia, e dei suoi componenti, intesi sia come singoli sia come gruppo. In questo senso, la Pedagogia Familiare costituisce oggi un'importante risorsa, rappresentando un'efficace risposta alle istanze sociali delle famiglie fragili, migranti, atipiche, multiproblematiche, famiglie detenute, interrazziali, ricostituite, adottive, famiglie che hanno subito interventi autoritativi o devastate da abusi e maltrattamenti, e occupandosi più in generale di tutte quelle famiglie che hanno semplicemente bisogno di direzione, coordinamento o progettualità. Come nel caso anche delle famiglie con problematiche oncologiche o con malati terminali, in cui c'è bisogno di "rivedere" la propria famiglia. In una società che ha bisogno di indirizzo e orientamento, la Pedagogia Familiare può svolgere un ruolo centrale, rappresentando al tempo stesso una Risorsa, una Proposta e una Risposta Sociale.
2. Qual è il ruolo del Pedagogista Familiare?
Il ruolo del Pedagogista Familiare è quello di essere un vero e proprio regista delle azioni che si possono costruire intorno ad una famiglia. Il suo compito si sostanzia nell'individuazione delle risorse che la famiglia stessa ha al proprio interno o nel contesto culturale, relazionale o ambientale di riferimento. È, ad esempio, proprio attraverso progetti di coordinamento genitoriale e familiare che il gruppo famiglia può ritrovare - anche lavorando in sinergia con le istituzioni - la propria sopravvivenza anche all'interno delle criticità.
Parliamo in sostanza di una nuova categoria professionale, pioniera di un nuovo sentire sociale, che tiene conto delle nuove fragilità delle famiglie che sono portatrici di quei bisogni su cui il Pedagogista Familiare va ad intervenire.
3. In cosa la Pedagogia Familiare differisce dagli altri approcci finora utilizzati nel settore pedagogico?
Il vero tratto distintivo e la straordinarietà della Pedagogia Familiare - in quanto Scienza (ormai quasi trentennale), Professione e Valore universale - risiede nel fatto che ha quali linee guida i Diritti Umani e i Diritti dei Bambini; inoltre, la Pedagogia Familiare si connota come una Scienza in crescita, che tiene conto dell'evoluzione sociale, dell'organizzazione economica e dei cambiamenti demografici che stanno investendo la nostra società.
Da qui l'importanza di formare una professionalità specialistica sempre adeguata e al passo coi tempi e capace, con estrema flessibilità, di valorizzare quelle positività esistenti in ogni contesto e in ogni famiglia.
Il Pedagogista Familiare, infatti, ha una conoscenza globale delle problematiche afferenti gli ambiti familiari ed extrafamiliari, conosce i processi scolastici, le tematiche dell'apprendimento e della didattica efficace, è un esperto di diritto di famiglia, di mediazione e di consulenza familiare ed è in grado di gestire conflitti interpersonali attraverso la progettazione di interventi di coordinamento genitoriale e di ADR (Risoluzione alternativa delle dispute).
4. Perché un neolaureato dovrebbe iscriversi alla formazione erogata da INPEF?
Tutti i nostri Master e i nostri Corsi si sviluppano secondo un ciclo teorico/pratico, seguito da Laboratori professionalizzanti e Tirocinio. L'intento è quello di offrire un percorso altamente esperienziale che, attraverso esercitazioni, simulazioni, osservazioni di casi reali, conduzione di sedute, visite di istruzione, ecc., permetta di formare un professionista realmente competente. L'ultimo Congresso Internazionale tenutosi a Montecitorio, poi, ha aperto nuovi, originali filoni di ricerca nell'ambito della Pedagogia Familiare, che hanno dato modo di rendere il programma di studi sempre più aderente alla ricerca scientifica e di delineare un percorso costantemente ancorato ai bisogni del territorio e della società. A ciò si aggiunga il fatto che tutti coloro che in questi anni hanno lavorato nell'ambito della Pedagogia Familiare, ovvero i Pedagogisti Familiari ANPEF, hanno messo in pratica e standardizzato i primi modelli operativi e hanno criticamente portato novità anche in ambito progettuale e contenutistico. Ciò ha permesso di tracciare il profilo di una figura professionale altamente specializzata: un esperto formato ad hoc, che conosce gli strumenti tipici della Pedagogia Familiare e della Didattica Efficace e possiede una solida formazione operativa.
5. Quali sono gli ambiti d'intervento ed i possibili sbocchi occupazionali per quanti decidono di intraprendere il percorso formativo in Pedagogia Familiare?
La Pedagogia Familiare è una realtà ormai estesa su tutto il territorio nazionale e internazionale, a seguito di un lavoro più che trentennale di impegno concreto con le famiglie che continua ad articolarsi e perfezionarsi ogni giorno di più.
Intraprendere un simile percorso formativo significa entrare a far parte di una delle eccellenze del mondo professionale italiano ed europeo, con la possibilità di accedere a una Formazione Continua e di ottenere l'Attestazione che permette l'iscrizione - al termine del Master - al Registro Nazionale dei Pedagogisti Familiari. Diventare esperti nel Sostegno Genitoriale, nella conflittualità e nel solving progettuale garantisce grandi opportunità professionali, consentendo di apprendere una modalità di intervento e di servizio alla persona e alla famiglia utile in svariati contesti, e di acquisire competenze specialistiche nella Didattica Efficace, nel Coordinamento genitoriale, nell'Affido e Adozione e in molte altre aree e tematiche afferenti l'universo Famiglia (violenza domestica, case famiglia, ascolto del minore sessualmente abusato, tutela giuridica dei minori, ecc.). Ecco allora che si va dall'impegno professionale svolto all'interno di studi specialistici privati, a collaborazioni con altri professionisti, fino allo svolgimento di attività presso centri di accoglienza per minori e sportelli, senza dimenticare naturalmente la possibilità di operare come libero professionista.
6. In quale modo la Pedagogia Familiare riesce ad integrarsi e a lavorare sinergicamente con le altre discipline del settore?
I Pedagogisti Familiari operano con uno spirito di rete e con una grande unione come gruppo di Professionisti. Non solo. In base all'Approccio Familiare Multidisciplinare Coordinato - che è una delle strategie fondamentali della Pedagogia Familiare - i Pedagogisti Familiari dialogano costantemente con le altre figure professionali che ruotano attorno all'universo famiglia, nella consapevolezza che solo attraverso la collaborazione e il coordinamento strutturato sia possibile lavorare in maniera efficace affinché la richiesta d'aiuto riceva adeguato sostegno. Operando in tal senso, l'intervento multidisciplinare coordinato si traduce in un progetto articolato di azioni mirate che vanno a costituire un piano di fattibilità. Lo scopo trasversale rimane sempre lo stesso: la difesa dei Diritti Umani e dei Diritti dei Bambini attraverso le buone pratiche della Pedagogia Familiare.
Questo per noi significa pensare in grande: perch´ solo facendo squadra e lavorando insieme è possibile dar vita a progetti di estremo valore e realizzare obiettivi e risultati importanti che possano portare davvero lontano.
Intervista realizzata dalla
Redazione del Centro HT


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